Le ricadute dei criteri di valutazione della ricerca sull’editoria accademica sono molte e riguardano diversi aspetti. Dal punto di vista degli editori si ha avuto talvolta l’impressione che le indicazioni ministeriali e delle apposite commissioni siano state formulate senza forse tenere conto di alcune importanti dinamiche e specificità di natura non solo strettamente editoriale, ma addirittura pertinenti a un livello più ampiamente culturale. Proveremo a fare alcune riflessioni in particolare proprio su uno degli aspetti a più lunga durata e problematici, chiedendoci se e quanto la pressione per un certo tipo di standard imposti alla scrittura scientifica finisca per penalizzare la divulgazione stessa del sapere critico dell’Università e ostacolare quelle realtà editoriali che non sono semplici case editrici ma anche portatrici di progetti di cultura.